“Una Ripuliamo le strade della cultura” è una manifestazione all’insegna del decoro e della dignità di una città che possa definirsi civile è quella che giovedì 18 agosto, organizzerà la Fondazione Archeologica Canosina, coinvolgendo quanti più partecipanti possibili, tra soci e cittadini, nel ripulire alcuni tratti di strade vicinali, periodicamente oggetto di degrado e incuria.
L’appuntamento è previsto per le 18.00 presso Via Santa Lucia, per proseguire poi lungo un percorso che porterà presso il Parco Archeologico di San Leucio.
Questo incontro gode del patrocinio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Barletta-Andria-Trani e di Foggia, della Regione Puglia e del Comune di Canosa di Puglia.
Collaboreranno con la FAC la BCC Canosa-Loconia, il portale turistico Visit Canosa, la Pro Loco Canosa, il Rotary Club Canosa, il Liceo Statale Enrico Fermi, Italia Nostra (sez. di Canosa), il Club UNESCO (sez. di Canosa), l’Associazione Via Francigena Canosa, l’Associazione FIDAPA (sez. di Canosa) e l’ANPANA (sez. di Canosa).
Inoltre. media partner di questa iniziativa saranno, in ordine alfabetico: Canosa Live, Canosa Viva I Love Canosa e la Terra del Sole, .
Già in passato i vari enti associativi cittadini hanno organizzato iniziative simili per infondere ai cittadini la sensibilità verso gli ambienti comuni – con una significativa partecipazione di pubblico – soprattutto se quotidianamente frequentati e se oggetto di interesse turistico, come le strade e il piazzale circostanti l’area archeologica di San Leucio, sistematicamente vittime di degrado.
Teniamo presente che gli accumuli di sporcizia e rifiuti lungo le nostre strade sono tra le principali negatività della nostra realtà urbana, lamentate ormai costantemente da visitatori come anche dai camminatori della Via Francigena, i quali rimangono sgomenti di fronte alla carenza di igiene soprattutto se a ridosso di campi coltivati e luoghi monumentali, principali biglietti da visita di Canosa.
Sicuramente iniziative del genere – magari se rivolte soprattutto ai più piccoli – potrebbero affrontare uno dei più grossi vulnus del nostro tessuto sociale: quello di delegare agli altri ciò che potremmo fare noi stessi e quindi pensare che debbano sempre essere gli addetti preposti alla pulizia a tenere pulita una strada o un tratturo invece di preoccuparci noi in primis a non sporcarli.
Non è mai troppo tardi per comprendere l’importanza non solo di queste iniziative, quanto soprattutto di aver cura di qualcosa che è di tutti, avvertendolo come diritto/dovere verso noi stessi come verso tutti gli altri.
In una comunità fatta di simili nulla ci è dovuto, o se lo è va ricambiato con la stessa responsabilità
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